mercoledì 30 maggio 2007

LA VIGILANZA RAI DELIBERERA' SU REVOCA PROF. PETRONI

In una lettera inviata la Ministro dell'Economia ribadita la competenza della vigilanza RAi su la revoca del Consigliere di amministrazione Petroni. Questo il testo: "Illustre Ministro desidero con la presente informarla che nellariunionedi oggi (ieri n.d.r.) l`Ufficio di presidenza di questa Commissione, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, esprimendosi a maggioranza dei presenti ha ritenuto che la Commissione debba deliberare in ordine alla proposta di revoca del professor Angelo Maria Petroni dalla carica di componente il Consiglio d`amministrazione della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A., a me preannunciata dal Presidente del Consiglio dei Ministri con la sua nota dell`11 maggio scorso, e da Lei resa nota alla Commissione nel corso dell`audizione del 16 maggio successivo.

Al riguardo l`Ufficio di presidenza ha svolto una approfondita istruttoria, nel corso della quale sono stati ascoltati alcuni esperti in materie giuridiche, ed è infine pervenuto alla conclusione che alla fattispecie di tale proposta di revoca debba applicarsi, anche nella fase attuale, il disposto dell`articolo 49, comma 8, del Testo Unico della Radiotelevisione, approvato con decretolegislativo 31 luglio 2005, n. 177. Ciò, pur avendo riconosciuto l`obiettiva complessità dei profili giuridici sottesi a tale questione, nonché la rilevanza dei relativi aspetti politici e gestionali.
Mi riservo, pertanto, di convocare quanto prima la Commissione, affinché essa possa assumere la deliberazione prevista dallanorma ora citata.

In quella occasione la Commissione, nell`assumere le deliberazioni che rientrano nella sua potestà, valuterà con la dovuta attenzione anche le considerazioni che Ella ha espresso nel corso dell`audizione del 16 maggio 2007".

lunedì 21 maggio 2007

CAPPON FERMI SANTORO SU FILMATO CONTRO IL PAPA

Apprendo dalla lettura dei giornali che su richiesta di Michele Santoro, la direzione generale della Rai si accingerebbe ad esaminare la proposta di acquisto del reportage 'Sex crimes and the Vatican', una vecchia inchiesta realizzata dalla britannica Bbc sul coinvolgimento di sacerdoti in vicende di pedofilia in cui viene chiamato in causa anche l'allora cardinale Ratzinger, presentato come colui il quale avrebbe coperto i responsabili di tali nefandezze. A questo punto una evidente ragione di opportunita' dovrebbe consigliare al direttore Cappon di non aderire alla richiesta del conduttore di Annozero. Il documentario della Bbc costituisce una ricostruzione gia' confutata dal giornale della Cei che ha evidenziato che non solo non vi fu alcun insabbiamento dei casi accertati, che anzi i religiosi coinvolti furono ricondotti allo stato laicale. Cappon lasci pure a Santoro la palma del martirio, ma eviti di trasformare il Servizio pubblico radiotelevisivo in un plotone mediatico di esecuzione pronto a fare fuoco sulla Chiesa e sul Papa, per di piu' in nome di una lacunosa se non addirittura calunniosa ricostruzione dei fatti.

lunedì 14 maggio 2007

In Rai effetti dirompenti dalla rimozione del prof. Petroni

Il prof. Angelo Maria Petroni puo' essere revocato solo con il parere preventivo della commissione parlamentare di vigilanza. Non contesto che Petroni possa essere revocato, contesto la motivazione addotta e la procedura seguita. Non penso che un ministro possa dire che, siccome un consigliere non ha piu' la sua fiducia, deve andarsene. Penso che la Vigilanza Rai deve dare la propria indicazione a maggioranza semplice e penso inoltre che il rappresentante del Tesoro nell'assemblea degli azionisti vota secondo le indicazioni della commissione parlamentare di vigilanza. Questa e' la mia interpretazione della legge, che ho avuto modo di far presente al ministro nel carteggio tra noi intercorso tra gennaio e marzo. E' in atto una manovra politica finalizzata a sostituire un consigliere ritenuto non funzionale agli scopi del governo, per sostituirlo con un altro ritenuto funzionale. Un precedente molto pericoloso perche', qualsiasi governo pro tempore, potra' sostituire un proprio consigliere non ritenuto in linea all'interno delle societa' pubbliche, Eni ed Enel per esempio. Un'azione dirompente. Intanto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa sara' sentito dalla commissione la prossima settimana, martedi' o mercoledi' per spiegare tutte le cose di cui si sta discutendo.

martedì 8 maggio 2007

Il CdA della RAI è nel pieno dei suoi poteri

Il Cda Rai è nel pieno delle sueattribuzioni e delle sue funzioni. C`è una ichiesta di rinvio agiudizio a carico di cinque consiglieri di amministrazione che dev`essere ancora valutata da un giudice terzo.
Non voglio entrare nel merito della vicenda che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio di 5 consiglieri di amministrazione, ma riscontro che l`iniziativa giudiziaria coincide con la vigilia di un`importante riunione nel corso della quale il cda sarà chiamato a decidere su alcune proposte di nomina avanzate dal direttore generale, e che questo singolare ancorché casuale tempismo sta già per essere strumentalizzato a fini di parte.
E` di tutta evidenza che l`obiettivo della delegittimazione del Consiglio ha finalità esclusivamente politiche che possono rivelarsi esiziali per i reali interessi dell`azienda. Per questo è lecito attendersi che nessuno, dentro e fuori la Rai, lo persegua.

lunedì 7 maggio 2007

GENTILONI AMMETTE CHE IL SUO DDL SERVE SOLO AL GOVERNO

Sul Corriere della Sera di oggi ilministro Gentiloni ha candidamente confessato che la veramotivazione sottesa al disegno di legge di controriforma delsistema radiotelevisivo che reca il suo nome e' di naturapolitica. Quel che e' veramente in gioco, dunque, non e' uninteresse generale ma la sopravvivenza stessa dellacoalizione di governo.
Non si spiegherebbe altrimentil'evocazione dello tsunami elettorale che si abbatterebbe sulcentrosinistra in caso di mancata approvazione delprovvedimento. Una previsione assolutamente legittima che pero' smaschera la natura ipocrita degliappelli lanciati nei mesi scorsi all'opposizione acollaborare all'approvazione di un testo che, come ammette lostesso ministro proponente, e' funzionale solo agli interessidella maggioranza.

venerdì 4 maggio 2007

BENE FASSINO SU AUTONOMIA CDA RAI DA GOVERNO

Ma a chi si riferisce quando parla di 'noi'?
Piero Fassino questa mattina ha affermato che il Cda della Rai "ha una sua vigenza che non dipende dai governi incarica".
Bene Fassino quando ricorda al centrosinistra che la vita del Cda Rai non dipende dal colore del governo in carica. Incomprensibile, invece, quando ascrive ad un generico 'noi' il merito di lavorare ' per far tornare grande laRai'. Noi chi? Certo non il governo che sulla Rai finora non ha presentato un testo su cui confrontarsi. E allora, chi? Fino a prova contraria, le scelte strategiche di un`impresa, anche totalmente pubblica, vengono decise e perseguite dai suoi amministratori e non dai leader di partito.

giovedì 3 maggio 2007

Dopo rilievi Ue, il ddl Gentiloni e' clinicamente morto

Dopo i rilievi della Commissione europea il ddl Gentiloni e' clinicamente morto. Mi sembra checi sia una sorta di nemesi storica. La sinistra ha sempre accusato noi di aver fatto una riforma in aperto contrasto con le direttive europee. Adesso il ddl presentato per modificare la Gasparri e renderla compatibile con le direttive europee viene sostanzialmente bocciata dalla Commissione europea sul tetto del 45 per cento alla raccolta delle risorse pubblicitarie. È un elemento che avevo evidenziato a piu' riprese, si tratta di una misura assolutamente improponibile, per quanto la si voglia presentare come una disposizione transitoria, perche' la materia e' di pertinenza della Autorita' antitrust. È un impianto normativo molto rozzo che giustamente viene severamente vagliato dalla Commissione europea. Quindi il ddl Gentiloni, che aveva gia' poche probabilita' di riuscita, dopo questi rilievi della Commissione e' clinicamente morto. Consiglierei al ministro Gentiloni di ritirarlo e di vedere se ha la possibilita' di fare qualcosa di piu' presentabilenon solo agli occhi del Parlamento nazionale ma anche dellaCommissione europea.

Concerto del 1° maggio: la RAI come cavalcavia per lanciare sassi

La Rai e' stata il mezzo attraverso il quale un conduttore ha lanciato la fatwa dell'integralismo laicistacontro il Papa. Gia' questa circostanza avrebbe dovuto indurre la concessionaria a chiedere scusa piuttosto che a rivendicare la propriaformale estraneita' rispetto a quanto accaduto durante il concerto del1 Maggio. L'azienda di viale Mazzini dovrebbe riflettere sul perche' il servizio pubblico radiotelevisivo sia diventato da tempo ilcavalcavia preferito per scagliare sassi contro bersagli immobili. Lo hanno fatto giornalisti, comici, conduttori e personaggi come Rivera in cerca di facile e soprattutto gratuita pubblicita'. Questo malcostume, che per altro si ubriaca di demagogia, antipolitica, conformismo e pensiero debolissimo, ha ben poco a che fare con l'articolo 21 della Costituzione. La Rai agisca per farlo cessare.