La Rai e' stata il mezzo attraverso il quale un conduttore ha lanciato la fatwa dell'integralismo laicistacontro il Papa. Gia' questa circostanza avrebbe dovuto indurre la concessionaria a chiedere scusa piuttosto che a rivendicare la propriaformale estraneita' rispetto a quanto accaduto durante il concerto del1 Maggio. L'azienda di viale Mazzini dovrebbe riflettere sul perche' il servizio pubblico radiotelevisivo sia diventato da tempo ilcavalcavia preferito per scagliare sassi contro bersagli immobili. Lo hanno fatto giornalisti, comici, conduttori e personaggi come Rivera in cerca di facile e soprattutto gratuita pubblicita'. Questo malcostume, che per altro si ubriaca di demagogia, antipolitica, conformismo e pensiero debolissimo, ha ben poco a che fare con l'articolo 21 della Costituzione. La Rai agisca per farlo cessare.